
Aggiornamenti da Washington: terminati i lavori a Villa Firenze
Si è appena concluso il cantiere didattico di restauro presso Villa Firenze, la Residenza Ufficiale dell’Ambasciata Italiana a Washington DC, avviato da Valore Italia con la Scuola di Botticino su impulso del Ministero per la Cultura e del Ministero per l’Università e la Ricerca.
Alla Scuola di Restauro di Botticino è stato affidato il restauro di quattro specchiere situate nel salone da ballo di Villa Firenze, tra le più prestigiose residenze diplomatiche di Washington, dal 1977 Residenza dell’Ambasciatore d’Italia. La villa è stata costruita nel 1927 in stile Tudor dagli architetti Russel O. Kluge e H.F. Huber su commissione del Colonello Arthur O’Brien. Dopo vari passaggi di proprietà, tra cui nel 1941 la Villa viene acquistata dal Colonello Robert Guggenheim dove con la moglie Polly apporta una trasformazione della stessa. Nel 1976 la Villa viene acquistata dal Governo Italiano e nel 1977 diventa la residenza dell’Ambasciatore d’Italia.
Le opere in oggetto sono quattro specchiere in legno dorato e policromo, poggianti su consolle. Le specchiere in stile rocaille, sono di forma rettangolare e si sviluppano in altezza, presentano motivi intagliati che arricchiscono sinuosamente l’andamento della specchiera. Gli intagli rappresentati sono fitomorfi, essi racchiudono le scene di paesaggio nella parte sommitale la specchiera, come anche subito sotto di esse su un fondo dorato, le scene allegoriche.
La specchiera presenta anche una decorazione geometrica su fondo oro che impreziosisce il fondo rettangolare creando la “sensazione” di un tessuto.
Le operazioni di restauro: la prima fase del restauro ha visto la messa in sicurezza delle scaglie pericolanti, eseguita velinando i sollevamenti a tenda per procedere in sicurezza all’adesione delle scaglie pericolanti. I materiali utilizzati in questa fase sono stati differenziati in base alle caratteristiche chimico/fisiche della materia costituente, è stata utilizzata colla organica addizionata da antifermentativo per la velinatura della pellicola pittorica, mentre dove vi è la doratura sono state utilizzate resine acriliche in soluzione tipo Paraloid B 72 in acetone al 10%.
Sono state quindi rimosse le veline ed è stata eseguita su tutta la superficie una microaspirazione controllata per rimuovere il materiale di deposito incoerente.
Dopo un’attenta valutazione delle tempistiche, è stata eseguita una detersione superficiale per rimuovere i depositi di sporco coerenti dalla superficie.
Eseguita la detersione dello sporco superficiale è stato eseguito un ritocco ad abbassamento tonale delle lacune, eseguita ad acquarello o colori a vernice Gamblin.
Con il restauro alla “francese” mimetico, sono state rimosse tutte le ridipinture presenti sull’opera, sia a carico della pellicola pittorica che tutte le riprese sulla doratura. I materiali utilizzati sono emulsioni water in oil a polarità crescente e solvent surfactan gels.
Dove il supporto presentava delle fenditure, è stato risarcito con legno di balsa. Eseguite le fasi del supporto e terminata la rimozione delle numerose riprese le lacune della pellicola pittorica sono state stuccate a gesso e colla e ritoccate.
Per ciò che concerne le lacune sulla doratura, esse sono state stuccate a livello ed è stata riproposta la stesura della foglia dorata con la medesima tecnica della realizzazione.