Il corso è abilitante alla professione e rilascia un titolo equiparato alla laurea magistrale LMR/02. Prevede l’acquisizione di 3oo crediti totali suddivisi in 30 esami. Oltre il 50% delle attività sono svolte in laboratori e in cantieri di restauro, operando su beni culturali sottoposti a tutela; il monteore delle discipline e attività tecniche di restauro è di 3660. Il piano prevede tre periodi di tirocinio formativo presso prestigiose e rilevanti realtà del settore nazionali e internazionali.
Le attività tecnico-didattiche del settore PFP1, tra i primi attivati a metà degli anni ’70, realizzano interventi di conservazione e restauro di dipinti murali, affreschi e superfici decorate, nonché materiali litoidi (pietre) naturali e artificiali.
Il restauratore laureato in PFP1 opera sia in cantiere di restauro che in laboratori attrezzati.
Il percorso prepara ad affrontare il restauro delle opere attraverso la conoscenza delle tecniche esecutive, lo studio dello stato di conservazione delle opere, il riconoscimento dei materiali, caratteristiche fisico-ambientali e strutturali, cause di degrado, tecniche ed interventi conservativi.
Durante il III, IV e V anno sono previsti stage presso aziende di medie e grandi dimensioni collocate prevalentemente in tutto il territorio nazionale, con particolare riguardo a siti di rilevanza artistica e/o luoghi in cui si verificano emergenze e/o particolari preferenze dello studente.
Per ogni anno formativo verranno affrontati i seguenti materiali.
Il quinto anno è dedicato alla tesi di laurea.
Le attività tecnico-didattiche del settore, tra i primi avviati nel 1975, realizzano interventi di conservazione e restauro di dipinti murali: affreschi e superfici decorate nonché di materiali litoidi naturali e artificiali: manufatti in marmo, pietra, gesso, terracotta…. L’attività di conservazione e restauro si realizza su opere tutelate come Beni culturali partendo da una attenta analisi delle caratteristiche fisico-ambientali. Gli interventi vengono condotti sia in cantieri di restauro, sia nei laboratori attrezzati.
Il settore PFP2 si occupa di restauro conservazione e manutenzione dei dipinti su: legno, tela, arredi e strutture lignee. A queste specificità si aggiunge l’interessantissimo ambito del restauro di opere contemporanee.
Le attività tecnico-didattiche relative ai dipinti su legno partono con l’analisi degli aspetti costitutivi dell’opera, lo studio dei materiali, le cause di degrado e i nuovi materiali per la conservazione delle opere in legno (comprese strutture di grandi dimensioni in legno policromo, opere di rilevanza religiosa etc).
Le attività tecnico-didattiche relative ai dipinti su tela antiche riguardano il restauro di opere differenti per dimensioni e tipologie. Il progetto di restauro prevede l’uso di materiali e tecniche tradizionali oppure moderne e innovative in funzione del degrado e delle caratteristiche dell’opera.
Le attività tecnico-didattiche su opere contemporanee sono state avviate dalla scuola già negli anni ’80 dall’esigenza nata e cresciuta negli ultimi decenni visto il peculiare invecchiamento del patrimonio di opere realizzate nel XX secolo. Il percorso si avvia con lo studio dei diversi materiali che possono comporre un’opera contemporanea (colori acrilici, materie plastiche, gomma, plastilina, polistirolo, vetro…)
Dopo una lunga fase di studio, studenti e restauratore realizzano interventi interdisciplinari (poiché diversi sono i materiali) e spesso innovativi e inusuali. Caratteristica del percorso è la fase di sperimentazione e ricerca sui materiali e i metodi innovativi.
Durante il III, IV e V anno sono previsti stage presso aziende di piccole, medie e grandi dimensioni collocate nel territorio nazionale ed internazionale.
Per ogni anno formativo verranno affrontati i seguenti materiali.
Il quinto anno è dedicato alla tesi di laurea.
Le attività tecnico-didattiche relative al settore opere lignee si realizzano a partire dall’analisi degli aspetti di costruzione dell’opera, del supporto, delle finiture più superficiali, attraverso lo studio tecnologico dei materiali costitutivi per poter poi operare interventi mirati di conservazione e restauro su opere tutelate come beni culturali. I laboratori del settore sono attivi nella Scuola dal 1979 e sviluppano la didattica del compito reale su manufatti lignei dipinti: quali sculture in legno, dipinti su tavola, apparati, altaristica, ed arredi lignei; vengono inoltre effettuate ricerche relative alla traversatura dei supporti dei dipinti su tavola e su modalità antisismiche per il rimontaggio di strutture altaristiche.
Le attività tecnico-didattiche relative del settore dipinti su supporto tessile comprendono la conservazione e il restauro di opere differenti per dimensioni e tipologie. A partire dallo studio delle tecniche esecutive e dei materiali costitutivi dell’opera viene realizzato un progettoo di restauro che può prevedere l’utilizzo di materiali e tecniche tradizionali oppure moderne e innovative in funzione del tipo di degrado e delle caratteristiche dell’opera. A supporto dell’attività dei laboratori del settore conservazione e restauro di dipinti su tela avviato nel 1976, la Scuola può avvalersi di a/rezzature tecnologicamente avanzate tra cui la tavola calda a bassa pressione che permette la realizzazione in maniera non invasiva di interventi di appianamento dei supporti deformati.
Le attività tecnico-didattiche del settore sono state avviate presso la Scuola nel 1987 per rispondere alla richiesta di professionalità per il restauro di opere contemporanee, esigenza nata e cresciuta negli ultimi decenni che si lega al peculiare deterioramento del patrimonio di opere realizzate nel XX secolo. Particolare attenzione si pone ai materiali costitutivi delle opere contemporanee, spesso polimateriche – quali ad esempio colori acrilici, materie plastiche, gomma, plastilina, polistirolo… – il cui restauro permette di realizzare con gli allievi una didattica induttiva progettando e realizzando interventi di restauro interdisciplinari ed inusuali per problematiche, materiali e tecniche di realizzazione non note.
Il settore PFP3 si occupa di restauro conservazione e manutenzione dei tessili antichi: arazzi, tessuti e tappeti. A queste specificità si unisce il restauro di cuoio, pelle e materiali etnoantropologici.
Il percorso formativo prepara ad affrontare il restauro delle opere attraverso la conoscenza delle tecniche esecutive, il riconoscimento dei materiali, lo studio dello stato di conservazione delle opere per poter approntare la migliore metodologia di intervento al fine di riportare i manufatti alla loro fruizione originale. A questa esperienza prettamente laboratoriale si accompagna la ricerca scientifica e analitica che supporta e giustifica le scelte operative. Durante il III, IV e V anno sono previsti stage presso aziende di piccole e medie dimensioni e presso istituzioni pubbliche e private di rilevanza nazionale e internazionale.
Per ogni anno formativo verranno affrontati i seguenti materiali.
Il quinto anno è dedicato alla tesi di laurea.
Le attività tecnico-didattiche di restauro nel settore si realizzano su opere tessili di varia natura: arazzi e tappeti, paramenti sacri, bandiere e altri manufatti tessili antichi, opere appartenenti al patrimonio culturale di enti pubblici, di comunità religiose e di privati. Il laboratorio è stato avviato nella scuola nel 1999 con la specializzazione arazzi e tappeti successivamente integrata dall’inserimento dei tessuti antichi, scelta effettuata al fine di offrire agli allievi una preparazione sempre più completa nell’ambito materico di riferimento e quindi con maggiori possibilità. di occupazione.
I candidati devono essere in possesso di:
L’accesso al corso avviene attraverso una selezione con prove attitudinali di contenuto tecnico e prova teorica.
Le prove sono volte ad accertare conoscenze, competenze ed attitudini operative adeguate a sostenere proficuamente il corso di formazione.
Sono previste due sessioni di prove tra loro alternative*:
L’eventuale riconoscimento dei crediti in ingresso da altri percorsi verrà effettuato da un’apposita Commissione nominata dal direttore della Scuola sulla base della documentazione presentata dallo studente, delle valutazioni e delle eventuali verifiche effettuate. Sono ammesse al riconoscimento le attività formative equipollenti e coerenti con lo specifico PFP, pertanto saranno puntualmente esaminati i programmi di insegnamento e le attività laboratoriali sviluppate, rispetto sia alle fasi sia agli oggetti degli interventi.
In ogni caso i candidati dovranno comunque sostenere e superare le prove di accesso previste per il corso quinquennale per Restauratore di beni culturali.
La Scuola ha predisposto una apposita scheda per la richiesta di riconoscimento – scaricabile qui – che dovrà riportare i dati del soggetto richiedente, il PFP di riferimento, la denominazione del percorso e del soggetto erogatore oltre alla descrizione dei singoli esami/attività formative oggetto della richiesta, per la valutazione dei crediti riconoscibili è fondamentale indicare il monteore frequentato.
La scheda riassuntiva dovrà essere corredata dai relativi documenti attestativi rilasciati dal soggetto erogatore del percorso e i programmi dettagliati che dovranno specificare in particolare per i laboratori le attività realizzate e l’oggetto di intervento.
La scheda di richiesta di riconoscimento dei crediti debitamente compilata e firmata dovrà pervenire alla segreteria della Scuola prima dell’avvio del corso (entro il mese di ottobre 2021) mediante scansione all’indirizzo botticino@enaiplombardia.it. Per la consegna dell’originale e dei documenti allegati si consiglia di contattare la segreteria per definire le modalità idonee. Nell’eventualità che alcuni dei documenti attestativi rilasciati dai soggetti erogatori non fossero immediatamente disponibili, potranno essere consegnati successivamente
La prima annualità avrà inizio entro il mese di ottobre 2022 e terminerà entro il 31 luglio 2023.
Scopri la Scuola di restauro di Botticino!
Partecipa al nostro Open Day per conoscere nel dettaglio il percorso quinquennale di Restauratore di Beni Culturali della Scuola di Botticino promosso da Valore Italia.
L’Open Day si svolgerà in presenza presso la sede di Milano di Valore Italia in via Bernardino Luini 5, il giorno mercoledì 4 maggio dalle 14.30.
Puoi registrarti a questo link.
Per facilitare una scelta consapevole e quale preparazione propedeutica alle prove di ammissione ai corsi per Restauratore è vivamente consigliata ai candidati la frequenza alle Prove Propedeutiche.
Questo incontro è un’occasione preziosa per affrontare la simulazione delle prove di ammissione insieme ai docenti della Scuola, acquisendo le competenze necessarie al superamento. delle selezioni.
Questo incontro ha l’obiettivo di facilitare una scelta consapevole attraverso la conoscenza delle problematiche, delle figura professionali, dei percorsi formativi, nonché di verificare le proprie attitudini rispetto alle principali abilità operative.
Sono previste due sessioni di orientamento tra loro alternative:
Puoi registrarti alle Prove Propedeutiche di maggio a questo link.
Le Prove Propedeutiche hanno la seguente articolazione:
La frequenza è vivamente consigliata quale autovalutazione a supporto della scelta consapevole per coloro che intendono iscriversi al corso per Restauratore di Beni Culturali e preparazione propedeutica per coloro che intendono sostenere gli esami di ammissione ai corsi per Restauratore di beni culturali.