Italia Circolare – Circular Manager

Italia Circolare – Circular Manager

Valore Italia19/07/2021
L’Italia è leader europeo nell’economia circolare. Lo dimostrano tre indicatori chiave – il tasso di riciclo dei rifiuti, l’uso di materia prima seconda nell’economia, la produttività e il consumo pro-capite di risorse – che insieme definiscono il nostro come il più “circolare” tra i grandi paesi europei.

A differenza di altri grandi paesi europei, però l’Italia è un importatore di materie seconde ed ha esportazioni molto contenute sia di plastiche che di carta. Questo dimostra che il nostro sistema è in grado di risparmiare sull’utilizzo di materie prime ma che al tempo stesso non riesce a produrre le risorse “circolari” necessarie al fabbisogno interno della propria manifattura.
In questo contesto, il Next Generation UE, il PNRR e il Green Deal europeo rappresentano una straordinaria opportunità di rilancio all’insegna di una rinnovata ed efficiente gestione dell’economia circolare e del recupero di materia ed energia per un modello produttivo e creativo, quello italiano, che rappresenta da sempre una eccellenza riconosciuta in Europa e nel mondo.

Il percorso Circular Re-Start intende fornire a giovani (under 30) profili neo laureati competenze allineate alle esigenze del mercato del lavoro, che punta verso nuove figure professionali che inquadra tra le proprie imprescindibili traiettorie di sviluppo quello della transizione green.
Sostenibilità, economia circolare, green non sono più trend ma nuovi paradigmi economici e sociali in grado di garantire un’evoluzione dei modelli di business tradizionali e competere nel contesto internazionale.

Green Italy, il rapporto di Fondazione Symbola dedicato al rapporto tra imprese e investimenti all’insegna della sostenibilità ambientale e circolare, evidenzia come negli ultimi 5 anni 432mila imprese abbiano investito in innovazione all’insegna dell’economia verde aumentando del 3,4% la crescita di occupazione green.
Le persone che in Italia trovano impiego nei settori circolari sono il 2,06% del totale, valore superiore alla media UE 28 che è dell’1,7% (Rapporto nazionale economia circolare in Italia, Circular Economy Network).
I percorsi scolastici non hanno ancora allineato i contenuti formativi con i trend che si stanno affermando; risultati incoraggianti provengono dalle esperienze di percorsi focalizzati sulla formazione di figure professionali “green”, in primis gli ITS.
Rispetto ai programmi universitari, si individuano ambiti sui quali intervenire in ottica di complementarietà ed integrazione, al fine di trasferire competenze aggiornate e immediatamente spendibili in un mercato del lavoro che oggi più che mai richiede figure preparate a supportare cambiamento, rinnovamento e esplorazione di nuovi ambiti. Il progetto intende dare rilevanza all’imprenditorialità giovanile, sia che questa nasca in un contesto di start up, quanto internamente ad un’azienda già avviata.

La figura in uscita è quella di ESPERTO IN ECONOMIA CIRCOLARE: orientato alla realizzazione di obiettivi di business che integrino un positivo impatto ambientale e sociale delle imprese.

Il corso ha durata 120 ore, si tiene interamente in modalità online sincrona e prevede formazione teorica, casi studio aziendali, testimonianze, project work e laboratori.